Ricordo di Giuseppe Pastori Parravicini

Il 28 aprile 2019 è scomparso a Pisa il prof. Giuseppe Pastori Parravicini, fisico teorico della materia condensata, già membro del Dipartimento di Fisica "Alessandro Volta".

Giuseppe Pastori Parravicini era nato a Castiraga Vidardo (MI, ora LO) il 25/10/1939, terzo di sei tra fratelli e sorelle. Laureato in Fisica nel 1963 all’Università di Milano, fu professore incaricato presso l’Università di Messina, poi presso l’Università di Pisa. Trascorso un anno negli Stati Uniti, dal 1969 ebbe l’incarico del corso di Fisica dello Stato Solido presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, dove divenne poi professore associato. A partire dal 1990 divenne professore ordinario presso il Dipartimento di Fisica “A. Volta” dell’Università di Pavia dove insegnò fino al 2011.

La sua attività scientifica ha riguardato la teoria dei livelli elettronici nei solidi cristallini; la teoria delle simmetrie; la spettroscopia lineare e non lineare; le risonanze eccitoniche in atomi, molecule e solidi; i metodi di ricorrenza e rinormalizzazione per reticoli, superreticoli e sistemi aperiodici; il metodo di Keldysh per il trasporto elettronico in nanostrutture.

La sua vasta esperienza scientifica e didattica nel campo della fisica della materia condensata ha portato alla pubblicazione di due libri: la monografia “Electronic States and Optical Transitions in Solids”, assieme a Giuseppe Franco Bassani (Pergamon Press, Oxford, 1975); il libro di testo “Solid State Physics”, assieme a Giuseppe Grosso (Academic Press, 2000, Elsevier-Academic Press, 2014). Entrambi hanno avuto ampia diffusione (anche in versioni tradotte in Russia, Cina e Giappone) e sono diventati testi di riferimento a livello internazionale per la fisica dello stato solido.

Ha avviato alla ricerca in fisica della materia diverse generazioni di studenti a Messina, Pisa e Pavia. Uomo di grande cultura e generosità, interamente dedito alla ricerca e alla didattica, è stato un esempio di rigore e dedizione alla scienza. Il Dipartimento di Fisica lo ricorda per i suoi profondi contributi alla teoria dei solidi e per la sua ininterrotta attività di docente e ricercatore.



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