R. Bach e H. Weyl, Math. Z. 13, 119, 134 (1922).
Nuove soluzioni delle equazioni della gravitazione di Einstein.
B. Formulazione esplicita del campo statico a simmetria assiale.
Con un'appendice sul problema statico a due corpi. ( pdf
)
A. Einstein, Annalen der Physik 17, 891 (1905).
L'elettrodinamica dei corpi in movimento ( pdf
)
A. Einstein, Annalen der Physik 49, 769 (1916).
I fondamenti della teoria della relatività generale (
pdf
)
A. Einstein, Annalen der Physik 51, 639 (1916).
Sulla dissertazione di Friedrich Kottler
``L'ipotesi di equivalenza di Einstein e la gravitazione'' (
pdf
)
A. Einstein, Sitz. Preuss. Akad. Wiss. 8, 154 (1918).
Le onde gravitazionali ( pdf
)
A. Einstein, Annalen der Physik 55, 241 (1918).
Principî della relatività generale ( pdf
)
A. Einstein et al., Physik. Zeitschr. 21, 666 (1920).
Discussione generale sulla teoria della relatività (
pdf
)
A. Einstein, Sitz. Preuss. Akad. Wiss. 5, 1 (1921).
Geometria ed esperienza ( pdf
)
A. Einstein, Sitz. Preuss. Akad. Wiss. 33, 359 (1923).
La teoria di campo offre delle possibilità per la
soluzione
del problema dei quanti? ( pdf
)
A. Einstein, Verh. d. Schweiz. Naturf. Ges. 105, 85 (1924).
Sull'etere ( pdf )
A. Einstein, Sitz. Preuss. Akad. Wiss. 22, 414 (1925).
Teoria unitaria della gravitazione e dell'elettricità (
pdf
)
G. v. Gleich, Zeitschr. für Phys. 47, 280 (1928).
La definizione del concetto di tempo ( pdf )
Sommario
L'universo spaziotemporale della teoria della relatività non
è nient'altro che un diagramma fittizio. I due concetti di tempo
tra loro distinti della t.d.r. sono soltanto conseguenza di
trasformazioni
fisicamente infondate delle coordinate del diagramma, e rispettivamente
di un'applicazione a sproposito della teoria degli invarianti.
F. Klein, Physik. Zeitschr. 12, 17 (1911).
I fondamenti geometrici del gruppo di Lorentz ( pdf
)
E. Kretschmann, Annalen der Physik 53, 575 (1917).
Il significato fisico dei postulati della relatività,
la nuova teoria della relatività di A. Einstein
e la sua originaria. ( pdf )
Sommario
Introduzione. Oggetto e risultati del lavoro. - I. Il significato
fisico
dei postulati della relatività. - II. La misurabilità in
linea di principio delle componenti gmn
del potenziale gravitazionale di Einstein. - III. Restrizione della
covarianza
delle equazioni di Einstein. 1. Utilizzo delle ``direzioni degli assi''
del tensore di curvatura come direzioni delle coordinate. 2.
L'introduzione
di invarianti assoluti come coordinate spaziotemporali. 3.
Determinazione
più completa del sistema di riferimento mediante condizioni
imposte
alle gmn. - IV. Determinazione
geometrica
del postulato della relatività soddisfatto fisicamente dalla
nuova
teoria della relatività di Einstein e confronto con la teoria
della
relatività originaria. - Conclusione: la ragione per la quale il
postulato della relatività generale non può essere
soddisfatto.
K. Lanczos, Zeitschr. für Phys. 14, 204 (1923).
Il problema della rotazione della teoria della relatività
generale ( pdf )
K. Lanczos, Zeitschr. für Phys. 17, 168 (1923).
Lo spostamento verso il rosso nell'universo di de Sitter ( pdf )
(con sei figure)
K. Lanczos, Zeitschr. für Phys. 31, 112 (1925).
Il problema dei campi infinitamente deboli
nella teoria della gravitazione di Einstein ( pdf )
Sommario
Si tratta il problema di come un dato campo metrico, curvo in un
qualche
modo, sia modificato dall'introduzione di una materia infinitamente
debole.
Si enunciano le equazioni di campo del problema, e la loro soluzione
è
ricondotta ad un ``tensore di Green''. Si sviluppa un nuovo metodo per
la soluzione delle equazioni differenziali tensoriali: quello delle
``equazioni
integrali tensoriali''. Esse sono in stretto rapporto con le equazioni
integrali di Fredholm.
K. Lanczos, Zeitschr. für Phys. 32, 135 (1925).
Il problema della radiazione dell'etere
in un universo chiuso spazialmente ( pdf )
(con quattro figure)
Sommario
Si introduce un miglioramento essenziale nella teoria sviluppata
precedentemente,
evitando l'integrazione temporale e soddisfacendo al principio di
causalità.
Non viene più presupposta la conoscenza dell'evoluzione
temporale
della metrica al di là dei tempi raggiungibili empiricamente, e
la teoria si fonda esclusivamente sulla chiusura spaziale, utilizzando
il principio dello sviluppo in autofunzioni spaziali nel senso della
teoria
generale delle equazioni integrali. La connessione tra scotimento
eccitatore
e radiazione ondulatoria viene analizzata in generale, e si deriva un
nuovo
fenomeno, possibilmente raggiungibile per via d'esperimento: la
presenza
di un'onda convergente interrotta nell'intorno di un punto luminoso.
M. v. Laue, Physik. Zeitschr. 21, 659 (1920).
Considerazioni teoriche su nuove osservazioni ottiche della
teoria
della relatività ( pdf )
A. March, Zeitschr. für Phys. 104, 161 (1937).
La geometria dello spazio microscopico. II ( pdf )
Sommario
Si discute ulteriormente la metrica definita mediante l'intervalloò(gikdxidxk)1/2-g
e si afferma il suo carattere essenzialmente statistico. Si mostra che
la rappresentazione formale delle leggi naturali mediante equazioni
differenziali
non è mutata, ma che tutte le quantità di campo assumono
il significato di valori medi. Per i moti delle onde risulta che la
loro
definizione in un dominio l £g
si perde.
H. Minkowski, Physik. Zeitschr. 10, 104 (1909).
Spazio e tempo ( pdf )
Signori,
le idee sullo spazio e
sul
tempo che io vi svilupperò sono derivate da radici fisiche
sperimentali.
In ciò sta la loro forza. La loro tendenza è radicale. Da
ora lo spazio per conto suo ed il tempo per conto suo dovranno calare
completamente
nell'ombra e solo una sorta di unione di entrambi conserverà
esistenza
autonoma.
M. Planck, Physik. Zeitschr. 9, 828 (1908).
Osservazioni sul principio dell'azione e reazione nella dinamica
generale ( pdf )
B. Riemann, 1854.
Sulle ipotesi che stanno a fondamento della geometria (
pdf
)
K. Schwarzschild, Sitz. Preuss. Akad. Wiss. 1916, 189.
Il campo gravitazionale di un punto materiale secondo la teoria
di
Einstein ( pdf )