Teoria dei quanti



 

N. Bohr, H.A. Kramers e J.C. Slater, Zeitschr. für Phys. 24, 69 (1924).

La teoria quantistica della radiazione  ( pdf )

Sommario

Senza discostarci dalla legge classica della propagazione della radiazione nel vuoto, in questo lavoro si cerca di ottenere una descrizione sensata dei fenomeni ottici in stretta connessione con il significato degli spettri secondo la teoria dei quanti. Si connettono i fenomeni di radiazione continui con i processi atomici discreti mediante leggi probabilistiche secondo il procedimento di Einstein. Con l'introduzione di oscillatori virtuali, che secondo il principio di corrispondenza possono essere associati ai processi discontinui, queste leggi vengono tuttavia interpretate in un modo alquanto diverso da come accade di solito.
 
 

M. Born, Zeitschr. für Phys. 37, 863 (1926).

La meccanica quantistica dei processi d'urto  ( pdf )

(comunicazione provvisoria)

Sommario

Mediante lo studio dei processi d'urto si sviluppa l'idea che la meccanica quantistica nella forma di Schrödinger permetta di descrivere non solo gli stati stazionari, ma anche i salti quantici.
 
 

M. Born, Zeitschr. für Phys. 38, 803 (1926).

Meccanica quantistica dei processi d'urto  ( pdf )

 Sommario

La forma di Schrödinger della meccanica quantistica permette di definire in modo naturale la frequenza di uno stato per mezzo dell'intensità dell'oscillazione propria associata. Quest'idea porta ad una teoria dei processi d'urto nella quale le probabilità di transizione sono determinate dal comportamento asintotico di soluzioni aperiodiche.
 
 

D. Bose, Zeitschr. für Phys. 26, 178 (1924).

La legge di Planck e l'ipotesi dei quanti di luce   ( pdf )

Sommario

Lo spazio delle fasi di un quanto di luce relativo ad un certo volume viene diviso in ``celle'' della dimensione h3. Il numero delle possibili ripartizioni su queste celle dei quanti di luce di una radiazione definita macroscopicamente dà l'entropia e quindi tutte le proprietà termodinamiche della radiazione.
 
 

P. Ehrenfest, Zeitschr. für Phys. 78, 555 (1932).  (vedasi Pauli )

Alcune domande esplorative riguardanti la meccanica quantistica  ( pdf )

Sommario

Alcune questioni e osservazioni in oggetto: A. L'unità immaginaria nell'equazione di Schrödinger e la teoria delle trasformazioni: - B. L'analogia difettosa tra fotone ed elettrone. - C. Il rendere più accessibile il calcolo spinoriale.
 
 

A. Einstein, Physik. Zeitschr. 18, 121 (1917).

La teoria quantistica della radiazione  ( pdf )
 
 

A. Einstein, Verhandlungen der Deutschen Phys. Gesellschaft 19, 82 (1917).

La regola dei quanti di Sommerfeld ed Epstein  ( pdf )
 
 

A. Einstein, Sitz. Preuss. Akad. Wiss. 51, 882 (1921).

Un esperimento che riguarda il processo elementare di emissione della luce  ( pdf )
 
 

A. Einstein, Sitz. Preuss. Akad. Wiss. 3, 18 (1922).

Sulla teoria della propagazione della luce nei mezzi dispersivi ( pdf )
 
 

A. Einstein e P. Ehrenfest, Zeitschr. für Phys. 11, 31 (1922).

Osservazioni di teoria dei quanti sull'esperimento di Stern e Gerlach ( pdf )
 
 

A. Einstein e P. Ehrenfest, Zeitschr. für Phys. 19, 301 (1923).

La teoria quantistica dell'equilibrio radiativo  ( pdf )
 
 

A. Einstein, Sitz. Preuss. Akad. Wiss, 25, 334 (1926).

Le proprietà d'interferenza della luce emessa da raggi canale ( pdf )
 
 

A. Einstein, in Scientific Papers presented to Max Born, Hafner Publishing Company

Inc., New York (1953), p. 33.

Considerazioni elementari sull'interpretazione

dei fondamenti della meccanica quantistica  ( pdf )
 
 

H. Euler, Dissertazione della facoltà di filosofia dell'università di Lipsia (1935).

La diffusione di luce da luce nella teoria di Dirac  ( pdf )
 
 

W. Gordon, Zeitschr. für Phys. 40, 117 (1926).

L'effetto Compton secondo la teoria di Schrödinger  ( pdf )

Sommario

Si calcolano secondo la teoria di Schrödinger le frequenze e le intensità irraggiate nell'effetto Compton. Le quantità della teoria dei quanti si ottengono come media geometrica sulle quantità classiche degli stati iniziale e finale del processo.
 
 

W. Heisenberg, Zeitschr. für Phys. 33, 879 (1925).

L'interpretazione secondo la teoria dei quanti  ( pdf )

delle relazioni cinematiche e meccaniche.

Sommario

Nel lavoro si è cercato di ottenere i fondamenti per una meccanica della teoria dei quanti che sia basata esclusivamente su relazioni tra quantità osservabili in linea di principio.
 
 

W. Heisenberg, Zeitschr. für Phys. 40, 501 (1926).

Fenomeni di fluttuazione e meccanica quantistica  ( pdf )

Sommario

La nota presente cerca di mostrare che la meccanica quantistica è sempre in accordo con le formule di fluttuazione prescritte dalla teoria della discontinuità.
 
 

K.F. Herzfeld, Zeitschr. für Phys. 23, 341 (1924).

Tentativo di un'interpretazione quantistica della dispersione ( pdf )

(con una figura)

Sommario

Nella lotta tra la teoria ondulatoria e la ``teoria dei quanti di luce'' per la radiazione la grande difficoltà per la seconda è costituita dai fenomeni di interferenza e di dispersione. In connessione con l'interpretazione dell'interferenza di G. Wentzel [ vedi ] si tenterà qui di mostrare come si deve formulare la teoria della dispersione quando la luce consiste di quanti volanti. Si deve allora assumere che dall'atomo possano essere trattenuti anche dei quanti ``sbagliati'', anche se solo per tempi » 1/n, e che poi siano o rispediti in avanti o diffusi di lato. Si possono dare delle leggi di probabilità che sono in accordo con le formule di dispersione. In conclusione sarà discusso l'equilibrio energetico tra materia e radiazione.
 
 

P. Jordan, Zeitschr. für Phys. 37, 383 (1926).

Le tranformazioni canoniche nella meccanica quantistica  ( pdf )

Sommario

Vien data una dimostrazione d'una congettura avanzata da Born, Heisenberg e dall'autore, che la trasformazione canonica più generale si può rappresentare nella forma Pk=SpkS-1, Qk=SqkS-1. Si mostra inoltre che per trasformazioni del punto le formule classiche restano immutate.
 
 

P. Jordan, Zeitschr. für Phys. 44, 292 (1927).

La polarizzazione dei quanti di luce  ( pdf )

Sommario

Si mostra che una descrizione quantomeccanica delle proprietà di polarizzazione di un singolo quanto di luce si può sviluppare in un modo che è formalmente equivalente alla teoria di Pauli dell'elettrone magnetico.
 
 

H.A. Kramers e W. Heisenberg, Zeitschr. für Phys. 31, 681 (1925).

Sulla diffusione della radiazione da parte degli atomi   ( pdf )

Sommario

Quando un atomo è esposto a radiazione esterna di frequenza n esso non invia soltanto onde sferiche monocromatiche secondarie della stessa frequenza, coerenti con la radiazione incidente, ma in generale saranno emesse anche onde sferiche di altre frequenze. Queste frequenze sono tutte della forma |n±n*|, dove hn* indica la differenza di energia dell'atomo nello stato considerato ed in un qualche altro stato. La radiazione diffusa incoerente corrisponde in parte a certi processi che recentemente sono stati considerati da Smekal in rapporto ad una trattazione che implica l'idea dei quanti. Nella dissertazione si mostrerà come un'analisi secondo la teoria delle onde dell'azione diffusiva degli atomi mediante il principio di corrispondenza si può condurre in modo naturale e apparentemente univoco. La realizzazione di ciò si costruisce sull'idea del legame della radiazione ondulatoria degli atomi con gli stati stazionari, che è trattata in un nuovo lavoro di Bohr, Kramers e Slater, e le conseguenze, qualora dovessero essere confermate, potrebbero costituire un supporto interessante per questa idea.
 
 

R. de Laer Kronig, Zeitschr. für Phys. 29, 383 (1924).

L'unidirezionalità della radiazione quantistica  ( pdf )
 
 

A. Landé, Zeitschr. für Phys. 35, 317 (1926).

Sulla teoria quantistica della radiazione  ( pdf )
 
 

A. Landé, Zeitschr. für Phys. 42, 835 (1927).

Transizioni quantiche spontanee  ( pdf )

Sommario

Le transizioni spontanee sono ricondotte ad un campo di smorzamento spontaneo.
 
 

A. Landé, Zeitschr. für Phys. 44, 768 (1927).

La meccanica ondulatoria dei continui e l'elettrodinamica  ( pdf )

(con una figura)
 
 

F. London, Zeitschr. für Phys. 42, 375 (1927).

Interpretazione quantomeccanica della teoria di Weyl  ( pdf )

Sommario

Cap. I. La teoria di Weyl.

Cap. II. La meccanica ondulatoria di de Broglie e la teoria di Weyl.

§ 1. L'identità della y e del regolo campione di Weyl.

§ 2. La non integrabilità non esclude l'univocità.

Cap. III. Reinterpretazione quantomeccanica della teoria di Weyl.
 
 

E. Madelung, Zeitschr. für Phys. 40, 322 (1926).

Teoria quantistica in forma idrodinamica  ( pdf )

Sommario

Si mostra che l'equazione di Schrödinger del problema ad un elettrone si può trasformare nella forma di equazioni idrodinamiche.
 
 

W. Pauli, Zeitschr. für Phys. 80, 573 (1933).  ( vedasi Ehrenfest )

Alcune domande esplorative riguardanti la meccanica quantistica   ( pdf )

Sommario

§ 1. Sul ruolo dell'unità immaginaria e sul concetto di densità di probabilità spaziale di una particella nella meccanica ondulatoria. § 2. L'analogia tra fotoni ed elettroni ed i suoi limiti. § 3. La domanda sulla formulabilità della meccanica quantistica come teoria di azione per contatto.
 
 

S. Pokrowski, Zeitschr. für Phys. 57, 278 (1929).

Una possibile connessione tra la costante di Planck h
e l'azione ponderomotrice di radiazione polarizzata circolarmente ( pdf )

Sommario

Tutte le azioni ponderomotrici di radiazione polarizzata ellitticamente possono essere ottenute quando si assume che radiazione polarizzata circolarmente consista di singoli momenti della quantità di moto elementari, uguali ad (h/2p), gli assi dei quali giacciano paralleli alla radiazione; otteniamo così la formula generale (6).
 
 

M. Renninger, Zeitschr. für Phys. 158, 417 (1960).

Misure senza perturbazione dell'oggetto della misura  ( pdf )

Sommario

Per mezzo di un esperimento concettuale si dimostra che, contro l'opinione corrente, esistono ben dei processi di misura che non esercitano nessuna azione sull'oggetto della misura. Queste misure ``negative'' consistono nella determinazione sperimentale dell'assenza di accadimenti che ci si attendeva con una determinata probabilità, determinazioni che - contrassegno di una misura ``vera'' - danno nuove predizioni sull'oggetto della misura, quindi causano ``riduzione della funzione d'onda'' esattamente come le osservazioni normali, ``positive'', che perturbano l'oggetto della misura. Da ciò segue necessariamente che il fondamento assai consueto e intuitivo della relazione di indeterminazione nella pretesa azione inevitabile di ogni processo di misura sull'oggetto della misura è inammissibile. Essa ha invece il suo vero fondamento nell'interazione che tutta la materia dell'intorno vicino e lontano di una particella esercita ininterrottamente su di questa, indipendentemente dal fatto che essa faccia parte o meno di un apparato di misura.
 
 

E. Schrödinger, Physik. Zeitschr. 23, 301 (1922).

Principio di Doppler e condizione delle frequenze di Bohr  ( pdf )
 
 

E. Schrödinger, Zeitschr. für Phys. 12, 13 (1923).

Una proprietà notevole delle orbite quantiche di un elettrone singolo  ( pdf )
 
 

E. Schrödinger, Die Naturwissenschaften 12, 720 (1924).

La nuova ipotesi di Bohr sulla radiazione e la legge dell'energia ( pdf )
 
 

E. Schrödinger, Annalen der Physik 79, 361 (1926).

Quantizzazione come problema agli autovalori  ( pdf )

(prima comunicazione)
 
 

E. Schrödinger, Annalen der Physik 79, 489 (1926).

Quantizzazione come problema agli autovalori  ( pdf )

(seconda comunicazione)
 
 

E. Schrödinger, Annalen der Physik 79, 734 (1926).

Sul rapporto della meccanica quantistica

di Heisenberg-Born-Jordan con la mia  ( pdf )
 
 

E. Schrödinger, Annalen der Physik 81, 108 (1926).

Quantizzazione come problema agli autovalori  ( pdf )

(quarta comunicazione)

Sommario

§ 1. Eliminazione del parametro dell'energia nell'equazione delle oscillazioni. La vera equazione d'onda. Sistemi non conservativi. - § 2. Estensione della teoria perturbativa a perturbazioni che contengono esplicitamente il tempo. Teoria della dispersione. - § 3. Complementi al § 2: atomi eccitati, sistemi degeneri, spettro continuo. - § 4. Discussione del caso della risonanza. - § 5. Generalizzazione per una perturbazione arbitraria. - § 6. Generalizzazione relativistico- magnetica delle equazioni fondamentali. - § 7. Sul significato fisico dello scalare di campo.
 
 

E. Schrödinger, Annalen der Physik 82, 257 (1927).

Sull'effetto Compton  ( pdf )
 
 

E. Schrödinger, Annalen der Physik 82, 265 (1927).

La legge dell'energia e dell'impulso delle onde materiali  ( pdf )
 
 

E. Schrödinger, Annalen der Physik 83, 956 (1927).

Scambio d'energia nella meccanica ondulatoria  ( pdf )
 
 

E. Schrödinger, Die Naturwissenschaften 23, 807, 823, 844 (1935).

La situazione attuale nella meccanica quantistica  ( pdf )

Sommario

§ 1. La fisica dei modelli. § 2. La statistica delle variabili del modello nella meccanica quantistica. § 3. Esempi di predizioni probabilistiche. § 4. Si possono attribuire alla teoria degli insiemi ideali? § 5. Le variabili sono davvero indeterminate? § 6. Il cambiamento intenzionale del punto di vista epistemologico. § 7. La funzione y come catalogo delle aspettative. § 8. Teoria della misura, prima parte. § 9. La funzione y come descrizione dello stato. § 10. Teoria della misura, seconda parte. § 11. La soppressione dell'intreccio. Il risultato dipendente dalla volontà dello sperimentatore. § 12. Un esempio. § 13. Prosecuzione dell'esempio: tutte le misure possibili sono univocamente intrecciate. § 14. La variazione dell'intreccio col tempo. Riflessioni sulla posizione speciale del tempo. § 15. Principio di natura o artificio di calcolo?
 
 

A. Smekal, Anzeiger der Akademie der Wissenschaften zu Wien 10, 79 (1922).

Tentativo di un'applicazione generale unitaria della teoria dei quanti,

e di una teoria quantistica della dispersione.  ( pdf )
 
 

V. Weisskopf, Kongelige Danske Videnskabernes Selskab, Mathematisk-fysiske

Meddelelser XIV, No. 6 (1936).

L'elettrodinamica del vuoto sulla base della teoria quantistica dell'elettrone ( pdf )
 
 

G. Wentzel, Zeitschr. für Phys. 22, 193 (1924).

Sull'ottica quantistica  ( pdf )

Sommario

Dal tempo della derivazione di Einstein della legge della radiazione di Planck si procura di assegnare nella statistica quantistica dei processi di emissione e di assorbimento certe probabilità, senza tuttavia fare su di esse affermazioni più precise. Proporremo qui un'ipotesi generale su queste probabilità, che appare adatta a contribuire a superare le contraddizioni che finora esistono in ottica teorica - teoria ondulatoria dell'interferenza e della polarizzazione da un lato, teoria quantistica delle righe spettrali dall'altro. Interpretiamo le interferenze come espressioni di leggi della statistica dei quanti che ne stanno alla base. La trattazione offre inoltre un significato quantistico alla fase della luce della teoria delle onde.
 
 

G. Wentzel, Zeitschr. für Phys. 27, 257 (1924).

La teoria quantistica dello spettro di frenamento Röntgen ( pdf )

(con quattro figure)

Sommario

I postulati fondamentali di Bohr della teoria dei quanti (assenza di radiazione degli stati stazionari, emissione ed assorbimento nelle transizioni secondo il principio hn) sono applicabili anche a sistemi non periodici; rispetto ai sistemi periodici sussiste tuttavia la differenza che gli stati stazionari non costituiscono una molteplicità discreta, ma continua, come si manifesta nella contrapposizione spettro a righe - spettro continuo. Solo nel caso periodico la determinazione delle frequenze e la determinazione delle intensità si possono trattare come problemi distinti; gli spettri continui invece sono espressamente problemi di intensità. L'autore ha precedentemente dato una regola, che riunisce in sè formalmente le prescrizioni quantiche per la determinazione delle frequenze (condizioni quantiche, principio hn) e delle intensità (principio di corrispondenza di Bohr) per gli spettri a righe. Previa la relativa generalizzazione questo postulato si rivela adatto anche per la trattazione di problemi non periodici; esso dà la distribuzione di intensità dello spettro Röntgen continuo al variare della tensione del catodo e del materiale dell'anticatodo in accordo preciso con le misure di Wagner e Kulenkampff.
 
 

G. Wentzel, Zeitschr. für Phys. 29, 306 (1924).

Dispersione e principio di corrispondenza  ( pdf )

Sommario

Per quanto finora il problema della dispersione è stato discusso dal punto di vista dei quanti, sembra in generale dominare l'opinione che le formule di dispersione della teoria classica dell'elettrone siano perfettamente corrette in ogni circostanza e che quindi si debbano derivare in qualche modo anche secondo la teoria dei quanti. Sebbene non si possa dare per ora una teoria quantistica conseguente della dispersione, il principio di corrispondenza sembra suggerire una deviazione dalle formule di dispersione classiche; di fatto anche il materiale sperimentale mostra una deviazione nella direzione aspettata.
 
 

G. Wentzel, Zeitschr. für Phys. 38, 518 (1926).

Una generalizzazione delle condizioni quantiche ai fini della meccanica ondulatoria  ( pdf )

Sommario

In questa nota verrà sviluppato un metodo per risolvere i problemi agli autovalori della ``meccanica ondulatoria'' di Schrödinger mediante approssimazioni successive a partire dal caso limite della meccanica classica (ossia della vecchia teoria dei quanti). Questo procedimento di approssimazione può in molti casi essere così semplificato da terminare dopo pochi passi. Applicazioni (atomo d'idrogeno ed effetto Stark) si trovano nella parte conclusiva.
 
 

G. Wentzel, Zeitschr. für Phys. 40, 590 (1927).

Due osservazioni sulla diffusione dei raggi corpuscolari come fenomeno di diffrazione  ( pdf )

Sommario

1. Nel caso limite della meccanica classica il quadrato dell'ampiezza delle onde materiali di Schrödinger è identico alla densità di volume dei punti materiali di una corrente corpuscolare stazionaria. 2. Nel problema particolare della diffrazione che corrisponde alla diffusione dei raggi a il primo passo di un procedimento di approssimazione dato da Born fornisce esattamente la distribuzione angolare di Rutherford.
 
 

E. P. Wigner, Zeitschr. für Phys. 133, 101 (1952).

La misura di operatori quantomeccanici  ( pdf )

Sommario

La consueta ipotesi dell'interpretazione statistica della meccanica quantistica, che tutti gli operatori hermitiani rappresentino delle quantità misurabili, viene riconosciuta in generale come una comoda idealizzazione matematica, non come un'espressione di un dato di fatto. Si mostra qui che già la validità delle leggi di conservazione per grandezze quantizzate (come la legge del momento angolare o la legge per la conservazione della carica elettrica), che governano l'interazione tra oggetto di misura e apparato di misura, permette la misura della maggior parte degli operatori solo come caso limite. In particolare è probabile che non si possano soddisfare le condizioni per la misura di operatori che non siano commutabili con la carica totale. Lo stesso può valere per operatori che non siano commutabili con il numero di particelle pesanti.
  


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